Monumenti e lapidi

Dettaglio immagine

Ente competente:
Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
Definizione del bene:
monumento ai caduti
Luogo:
Toscana, Seravezza (LU), Piazza Giosuè Carducci
Data:
Sec. XX | 1928
Autore:
scultore: Palmerini Cornelio, 1892/1927
scultore: Bibolotti Pietro, 1885/1964
Materia e tecnica:
marmo bianco
Misure:
cm 890x506x505;
Soggetto:
allegoria del soldato come eroe antico;allegoria del sacrificio del soldato per la Patria;la madre;la sposa;figure di soldati in combattimento
Descrizione del bene:
L’opera, realizzata in marmo locale (bianco Arni), presenta una base, occupante circa la metà dell’altezza totale, costituita da una larga piattaforma a cinque gradini sormontata al centro da tre piedistalli a base quadrata, di altezza e larghezza decrescenti, al sommo dei quali è posta una statua. La parte inferiore del basamento reca iscrizioni e delle mensole (sporgenti per circa 20 cm) utilizzate nel tempo come appoggio per le corone e per i lumi votivi, mentre la parte superiore è ornata da bassorilievi inscritti in tondi raffiguranti: frontalmente “l’avanzata militare” con due soldati; sul retro “la morte” con un soldato caduto sorretto da un compagno; a destra “la sposa” e a sinistra “la madre”, entrambe espressione della rassegnazione al sacrificio del marito e/o padre di famiglia. La statua che domina il monumento rappresenta un vigoroso uomo nudo nell’atto di scagliare un masso di marmo contro il nemico, conosciuto come il “Biancone” o “l’Apuano”. Questi rappresenta l’esaltazione e la glorificazione dei caduti abbandonando ogni carattere funerario.
Descrizione iconografica:
Il soldato:idee e concetti astratti(+scena allegorica, per es. due o più personificazioni implicate in un'azione):rappresentazioni in relazione ad eroi nelle religioni non cristiane:gettare qualcosa(+posizione eretta, in piedi, verticale):personificazioni
Trascrizione:
sul basamento: SERAVEZZA/ AI SUOI CADUTI/ NELLA GUERRA MCMXV-XVIII/ SETTEMBRE MCMXXVIII A.VI
Notizie storico-critiche:
Il luogo scelto per la collocazione dell’opera commissionata nel 1925 a Cornelio Palmerini ospitava già la statua (poi rimossa) di Gaetano Saviozzi raffigurante Vittorio Emanuele II. La prematura morte del Palmerini (1927) fece sì che il suo maestro Arturo Dazzi (membro insieme a Carlo Tridenti e Luigi de Servi della commissione giudicatrice del concorso) curasse il completamento dell’opera affidandola allo scultore pietrasantese Pietro Bibolotti (1885- 1964). Il monumento fu inaugurato il 19 maggio 1929. All’origine l’opera era interamente circondata da una cancellata di ghisa, recentemente rimossa. Bib.: "Lo Scultore e il marmo", Milano 1925, n°9; C. Tridenti, Il Monumento ai Caduti di Seravezza, 1929; V. Gasperetti, Commemorazione di C. Palmerini, Camaiore 1942; G. Salvagnini, Una breve intensa esperienza di vita e di lavoro, Firenze 1998; G. Salvagnini, La scultura nei monumenti ai caduti della prima guerra in Toscana, Firenze 1999; L. Gierut, Monumenti e lapidi in Versilia in memoria dei caduti di tutte le guerre, Pisa 2001.
Codice identificativo:
0900848313
Nome del file:
lapidi/S128_S121_S61_S04_S238_S122/SBAPPSAELUMS_34744.jpg