Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della città di Roma)
Definizione del bene:
lapide commemorativa ai caduti
Luogo:
Lazio, Viterbo (VT), chiesa di S. Rocco, Viale Fiume
Data:
sec. XX | 1920-1942
Autore:
architetto: Muñoz Antonio, 1884 / 1960
Ambito culturale:
ambito viterbese
Committenza:
Comune di Bagnaia
Materia e tecnica:
marmo
Descrizione del bene:
lapide rettangolare murata con lati corti modanati e sostenuta al muro con falso cordone, maniglie e chiodo, in marmo
Trascrizione:
su tutta la superficie: Bagnaia/ ai suoi gloriosi caduti/ 1915 - 1918 / 1940 - 1945
Notizie storico-critiche:
Il Consiglio Comunale di Bagnaia nella seduta commemorativa della Vittoria del 1 dicembre 1918, stabilì di cambiar nomi a vie e piazze per intitolarle ai luoghi sacri della memoria della guerra appena conclusasi e di porre nella sala comunale sopra il camino la lapide commemorativa con inciso per esteso il bollettino del generale Diaz annunciante la Vittoria e nei due lati i nomi dei caduti del paese. Inoltre si incaricò la Giunta di fare appello ai cittadini per erigere un monumento nel cimitero Comunale, stabilendo che l'inaugurazione dovesse tenersi l'estate successiva. Per tale scopo nella seduta del 27 novembre 1921 il Consiglio, con voto unanime, concesse gratuitamente parte dell'area cimiteriale per l'inumazione delle salme dei soldati che fossero state trasferite nel Comune dai Cimiteri di Guerra. Per ottenere i fondi per la realizzazione del monumento il Comitato appositamente costituitosi nel 1925 diede nel Palazzo municipale sei veglioni brillantemente riusciti. Nel Cimitero, però, non vi è traccia del monumento e neanche della zona deputata ad ospitare le salme dei soldati. Riccoboni (1942) sostiene che Antonio Munoz curò la trasformazione della chiesa di San Rocco in sacrario. L'informazione, solo accennata dallo studioso, troverebbe conferma nel fatto che Munoz nel ventennio era Sovrintendente del Lazio. Con tale carica e in qualità di architetto e archeologo egli curò la sistemazione a sacrario sia della chiesa di S. Francesco a Capranica sia della chiesa SS. Annunziata di Canino. Dopo il II conflitto mondiale, la dedicazione fu allargata anche ai morti di questa nuova guerra, come ricorda la lapide dedicatoria sulla facciata.
Codice identificativo:
1209845556
Nome del file:
lapidi/S168_S169_S244/StAr_MonumentiaicadutiVt_CRD24767.jpg
 

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