Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della città di Roma)
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a fontana
Luogo:
Lazio, Bagnoregio (VT), Piazza Cavour
Data:
sec. XX | 1921-1929
Autore:
scultore: Pollidori Paolo, 1873/ 1935
architetto: Frezzotti Oriolo, 1888/ 1965
fonditore: Buongirolami, notizie 1922-24
marmista: Porchiella Serafino, notizie primo quarto sec. XX
Committenza:
Comune di Bagnoregio
Materia e tecnica:
bronzo; pietra basaltina; travertino
Misure:
cm 410x260x260;
Descrizione del bene:
il monumento è composto da un'ara a pianta rettangolare, con il fronte sul lato lungo, circondata da due scalini e distanziata dall'asse stradale nei lati corti, da due fontanine a fusto con canne da bocca leonina, raccordate a due bassi fusti in marmi attraverso un poggia mano in ferro. L'ara ha base in pietra basaltina, composta da 3 cornicioni digradanti, il corpo è in marmo bianco, con iscrizioni su tutti i fianchi (dedicatoria sul fronte; nomi caduti sui lati corti; Campagna d'Africa, di Spagna, Dispersi 1940-45, cronologica sul retro) , nel retro apposta corona d'alloro in bronzo con iscrizione; coronamento fascia ornamentale in bronzo: sui lati lunghi scudetti con nodo Savoia, intervallati a fasci littori, sui corti stemma cittadino tra fasci, 4 aquile angolari; cornicione e terminazione dell'ara in pietra basaltina, con volute nei lati corti decorate ciascuna con due volti di fanti.
Trascrizione:
sul fronte verso la cattedrale: AI SVOI EROICI FIGLI/ CADVTI PER LA PATRIA/ BAGNOREGIO/ MCMXV MCMXVIII/ E DI TVTTE LE GVERRE
retro, in basso: MCMXXIX/ ANNO VIII E.F.
retro, lato sinistro: CAMPAGNA D'AFRICA / MCMXXXV-MCMXXXVI / C.F. CROCOLI ELETTO / CADUTI E DISPERSI 1940-1945 / TENENTE SEMPRONIO MARIO / SERGENTE AGOSTINI GIUSEPPE / SERG. G.C. RIGHI VIRGILIO / S.C. SILVESTRA GABOLDI ZITO / CAP.R. MAGG. CACALLORO BIBE / "" PORCHIELLA GIOVANNI / " " MARUZZI ARTURO / SOLDATO BELLACIMA LUIGI / " BROGNOLINI ILO / " CASINI GIUSEPPE / " CIPRIANI GUIDO / " CIRICA ANTONIO / " CORSI VINCENZO / " CROCOLI G. BATTISTA / " DE SANTIS ANTONIO / " DI PIETRO NELLO / " ERCOLI AVINIO / " FERLICCA VITTORIO / " GIACOBBI ADELMO / " GRILLO NUVOLO
retro, lato destro: CAMPAGNA / DI SPAGNA / MCMXXXVI_MCMXXXVII / C.N. LAPOCE CERA ARMANDO / CADUTI E DISPERSI / SOLDATO MORUCCI AUGUSTO / " MENICHETTI PANCRAZIO / " MEZZO PRETE ERNESTO / " PAGLIACCIA BONAVENTURA / " PORCHIELLA GIUSEPPE / " POZZI LEONELLO / " QUINTARELLI MARIO / " SALVATORI ARGEO / " SANGIUSTI GIOVENALE / " SCARINO DUILIO / " SERNIANI SALVATORE / " SIMONI INNOCENZO
lato destro: SOLDATO GENTILI AVINIO / " GENTILI ENRICO / " GENTILI GIOVANNI / " GENTILI NAZZARENO/ "GIACOBBI GIOVANNI / " GIACOBBI NAZZARENO / " GIORGI BONAVENTURA / " LATTANZI GIOVANNI / " LUPINO AUGUSTO / " LUPINO ERNESTO / MACCHIONI BERNARDO/ " MACCHIONI COSTANTINO / " MACCHIONI ENNIO / " MACCHIONI FEDELE " MACCHIONI VINCENZO / " MANCINELLO ISIDORO / " MARCUCCI DOMENCIO / " MARCUCCI CENVINO / " MEDORI ERNESTO / "MEDORI GIUSEPPE / " MEDORI MARIO / " MEZZOPRETI ANGELO / " MUZZI MUZZIO /" NATALIZI RAFFAELE / " PAGLIACCI GIUSEPPE / " PALMUCCI SABATINO / " PECCI ADOLFO/ " PEDICONI LUIGI / " PERELLO GIOVANNI / " PERINELLI BONAVENTURA / " PETTIROSSI RANIERO / " POMPEI ORLANDO / " PONZIANI GIOACCHINO / " PORCHIELLA AUGUSTO / PORCHIELLA MARSILIO / " PROFILI UBALDO / " RAMACCI ALDO / " RAMACCI SESTILIO / " RICCI GIUSEPPE / " RICCI SETTIMIO / " ROSATINI ANGELO / " ROSSI AGOSTINO / " ROSSI GIUSEPPE / " ROSSI GIUSEPPE / " SACARELLI GIUSEPPE / " SACARELLI GIUSEPPE / " SALOMONE GIUSEPPE / " SALVATORI AUGUSTO / " SALVATORI MARIO / " SALVERI GIOVANNI / " SCORSINO MARZIO / " SCORSINO PRIMO / " STEFANI GEROLAMO / " STELLA ANGELO / " TABORRA ANGELO / " TABORRA MARINO / " TONELLI EUGENIO / " VALENTINI GIUSEPPE / " ZANTE GIUSEPPE / " ZEI MARIO
retro, sulla corona d'alloro: ROMA AI FRATELLI
lato sinistro: CAPITANO LOCATELLI PIETRO / TENENTE URBANI RODUNARO / ALBAT. SALUCCI PIETRO / TENENTE DE ANGELIS BONAVENTURA / " MANCINI ANGELO / " MANCINI CODEMO / " PORCHIELLI FRANCESCO / PAOLUCCI ANNIBALE / PORCHIELLA ANTONIO / AT.TE-VEF- SCARAMUCCI PIETRO / CAP.LE BORDINO NICOLA / MANCINI MARIO / SOLDATO AGOSTINO ARNALDO / " AGOSTINI PIETRO / "ARCANGELI ANTONIO / " ARTEMI LUIGI / " ARTEMI ORESTE / " BACCHI DOMENICO / " BACCHI SEVERINO / " BARTOLI FILIPPO / " BARTOLINI LUIGI / " BARTOLINI MARIO / " BARTOLINI PIERINO / " BARTOLOZZI ANTONIO / " BELLACIMA TOMMASO / " BELLONI CESARE / BIZZARRI FABIO // " BIZZARRI UMBERTO / " BONAZZI VINCENZO / " BRACHINO FILIPPO / " BRACHINO SETTIMIO / " BURLA BERNARDINO / " BURLA DAVIDE / " BURLA ETTORE / " BURLA FRANCESCO / " BURLA PIETRO / " BURLA ROMUALDO / " MARCELLA GIUSEPPE / " CAPOCCIA GIULIO / " CAPACCINI GIOVANNI / " CECCARIGLIA AUGUSTO / " CECCARIGLIA PAOLO / " CENTOSCUDI ATTILIO / CENTOSCUDI NAZZARENO / " CIATONE LUIGI / " ROCCHIONI PIETRO / " DE SIMONI ENRICO / " DILIO AGOSTINO / " FERLICCA BONAVENTURA / " FERLICCA GIUSEPPE / " SIANI NAZZARENO / " FICO BERNARDINO / " FRICCI DOMENICO
Notizie storico-critiche:
Il 30 maggio 1919 il Consiglio Comunale nominò una Commissione per raccogliere fondi per l'erezione del Monumento ai caduti bagnoresi nella I guerra mondiale. Il Comitato bandì un pubblico concorso a mezzo stampa da cui uscì vincitore Paolo Pollidori, scultore orvietano che stipulò il contratto il 12 dicembre 1920. Il 23 maggio 1920 il regio Commissario deliberò che il monumento venisse eretto, d'accordo con il Comitato, nel prato Agosti dove si trovava la piramide in ricordo dei Garibaldini uccisi nella famosa battaglia di Bagnoregio il 5 ottobre 1867, e che la zona fosse sistemata a giardino pubblico. La decisione non trovò favorevole la popolazione che proponeva altri luoghi. La contestazione dovette essere piuttosto vivace tanto che "L'Azione", giornale ufficiale dell'Associazione nazionale combattenti e reduci, nel descrivere la seduta consiliare in cui si doveva stabilire la collocazione parla di "frequenti interruzioni del pubblico" e "finimondo di chiacchere" ("L'Azione", 1921/06/06). Al termine della seduta il consiglio decise che il comitato dovesse indire un referendum tra la popolazione. A tale scopo il Comune affisse un Avviso in cui si dichiarava che il 13 marzo 1921 dalle ore 9 alle ore 15.00 nella sala comunale si sarebbe tenuta la votazione. I bagnoresi avrebbero dovuto decidere se erigere il loro monumento nel prato Agosti accanto alla Piramide dedicata ai garibaldini, come aveva deciso il Regio commissario, oppure collocarlo nella centrale piazza Cavour, davanti al Duomo, o nel piazzale presso la Porta Albana che con l'occasione sarebbe stato trasformato in piazza alberata e panoramica, annettendo anche l'orto di San Bonaventura e il bottaccio. Qualunque fosse stato il risultato del referendum il comune avrebbe immediatamente eseguito i lavori necessari. E la cittadinanza preferì la centralissima piazza Cavour. Nonostante ciò le polemiche non cessarono: questa volta "L'Azione" (1921/06/19) appuntò le proprie critiche sul comitato che definì "scelto a casaccio e senza criterio". Come era usuale, infatti, l'amministrazione aveva chiamato a far parte del comitato i maggiorenti del paese, ma questi, troppo occupati, avevano formato un sotto comitato "composto di giovani e signorine, che dato la buona disposizione della popolazione bagnorese, raggranellò circa ventiduemila lire. Il Comitato non è contento ancora e vuole raggiungere la somma di lire trentamila ed intanto dorme e aspetta che le altre ottomila vengano ... Ora bastano le recite e le lotterie, non permetteremo più che i quattro civettuoli e civettuole di Bagnorea, si divertano colla scusante della beneficenza per i monumenti ai caduti. I nostri caduti non hanno dato la loro vita per far divertire i buontemponi. Chi sente per loro riconoscenza offra. Non ci si diverte in nome dei nostri più santi morti" (L'Azione" 1921/06/19). Non sappiamo precisamente quanto il Comitato riuscì a raccogliere, ma sappiamo con certezza che il 20 agosto 1922 il monumento fu inaugurato. Secondo il cronista locale del "Il Messaggero" (1922/08/17) lo scultore nel monumento "ha voluto esprimere il ridestarsi, in un esuberante rigoglio, delle giovani energie nazionali, le quali all'appello della patria pericolante, affrontarono, nella chiara visione del sacrificio, il santo giuramento, d'amore e di fede verso la patria". Lo stesso giornalista dà notizia che la statua fu fusa nella fonderia Buongirolami di Roma e che il basamento di pietra di Bagnorea, fu eseguito sotto la direzione del capo d'arte Porchiella Serafino. Ma le polemiche non si placarono, anzi! Questa volta si appuntarono sul corpo nudo del soldato cieco, riconoscibile in quanto tale solo perché indossava un elmo, suo unico indumento, che si ergeva imperioso su un alto basamento. Già nel corso dell'istallazione la polemica si era levata e il 21 luglio 1922, un mese prima dell'inaugurazione, il Capitolo della cattedrale aveva lanciato un appello ai cittadini perché si opponessero alla collocazione della statua "completamente nuda" da collocarsi "non in luogo appartato, dove alla meno peggio potrebbe essere veduto da chi vuole appagare una biasimevole curiosità, ma nella piazza centrale dove tutti sono costretti a passare, in faccia, si noti bene, alla Chiesa Cattedrale, dove si celebrano gli atti più solenni del culto" (Barbini 2001). L'appello venne accolto dalle 150 donne della Pia Unione Madri Cristiane che il 25 luglio scrissero al Comitato contro "la pornografica statua del soldato posta sul monumento eretto dalla pietà cittadina per eternare la memoria dei gloriosi sposi, figli e fratelli che da Eroi caddero per rendere la nostra Italia più grande e più libera" (Barbini 2001). La polemica varc i confini provinciali attraverso i quotidiani nazionali. "Il Messaggero" riferisce, infatti, di una serie di lettere pubblicate da un giornale della sera ( di cui non fa nome), in cui si accusa il comitato di "cocciutaggine", (continua in AN)
Codice identificativo:
1209845557
Nome del file:
lapidi/S168_S169_S244/StAr_MonumentiaicadutiVt_CRD24743.jpg
 

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