Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Belle arti e paesaggio per il Comune e la Provincia di Napoli
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a fontana
Luogo:
Campania, Lacco Ameno (NA), Piazza Santa Restituta
Data:
sec. XX | 1955
Committenza:
amministrazione comunale
Materia e tecnica:
marmo/ intaglio/ scultura
Misure:
m 4,5x5;
Descrizione del bene:
Fontana composta da una vasca circolare su cui si incardina un perno verticale squadrato diviso da due gruppi plastici, globulari e ruotanti, con motivi stilizzati zoomorfi: l'intreccio di quattro teste di delfino (registro intermedio) ed altrettante di gabbiano (registro superiore). La lapide commemorativa è posta al centro, sul pilastro centrale di sostegno da cui sgorgano i fiotti d'acqua. Fulcro visivo della piazza, l'intento scenografico del monumento è sottolineato dalla sua collocazione quale centro del gioco prospettico della decorazione geometrica presente nella pavimentazione dell'area circostante. La sua sistemazione, quale punto focale dello spazio viabilistico antistante la sede municipale, sembra essere tradizione orale di quel processo volto a ribadire i legami della comunità con i propri morti definendone, al contempo, i reciproci confini spaziali.
Descrizione iconografica:
Decorazioni: motivi decorativi zoomorfi.
Trascrizione:
pilastro/ lato anteriore: LACCO AMENO/ AI SUOI/ CADUTI/ 1915-1945//
Notizie storico-critiche:
La vicenda costruttiva del monumento risulta in stretta connessione con la personalità di Angelo Rizzoli quale riconoscimento della sua centralità culturale e politica svolta ad Ischia a partire dagli anni Cinquanta. Approdato fortuitamente ad Ischia, l'industriale milanese diede impulso allo sviluppo termale e turistico realizzando stabilimenti ed alberghi, cui associò un importante aspetto propagandistico, sia attraverso i suoi periodici che con la realizzazione di film girati sull'isola. Inaugurata il 4 novembre 1955, in concomitanza al conferimento della cittadinanza onoraria al Rizzoli, l'opera ai Caduti di tutte le guerre fu affidata all'artista romano Francesco Coccia da un comitato formato da alte personalità, presieduto dal principe Pignatelli. La fontana fu quindi concepita come simbolo del sangue versato nei conflitti ma anche della "rinascita" grazie al turismo termale incoraggiato dalle iniziative dell'imprenditore lombardo.
Codice identificativo:
1500817207
Nome del file:
lapidi/S81_S83_S259/CRBC374506_MONU4682_ARTP166847_Laccoameno_img_027.jpg