Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a stele
Luogo:
Campania, Alvignano (CE), Piazza Monumento
Data:
sec. XX | 1929
Committenza:
amministrazione comunale
Materia e tecnica:
marmo/ intaglio; pietra/ intaglio; bronzo/ fusione
Misure:
m 4x5.6x5.6;
Soggetto:
figura di soldato: fante
Descrizione del bene:
La stele, sorretta da due gradini, si compone, sui quattro lati, di lapidi a ricordo dei caduti della prima e della seconda guerra mondiale. La sommità è costituita da un blocco di pietra dalla cima curvilinea che presenta una decorazione a rilievo bronzeo costituita sul lato anteriore da una corona di alloro e quercia che avvolge una testa di fante in primo piano da cui scorge, quasi disegnata, una testa d'aquila, antico simbolo di potere e vittoria, ad ali spiegate, che riprende l’"Aquila romana trionfale". Sul retro del medesimo blocco superiore, è visibile lo stemma del comune di Alvignano, sempre in bronzo, mentre un festone di alloro e quercia ne segue il perimetro, intervallato da due fasci littori. Sul medesimo lato, al centro, è visibile un ramo di palma con gladio in bronzo, di cui si conserva la sola impugnatura. L'area del monumento è recintata e ornata da piccole aiuole.
Descrizione iconografica:
Figure: fante. Allegorie-simboli: alloro; quercia; palma; gladio; aquila; fascio. Araldica: stemma comune di Alvignano.
Trascrizione:
lato anteriore/ base: FIGLI DI QUESTA TERRA/ ALL'AMORE ETERNO DELLA PATRIA/ NELLA DURA GUERRA DI SACRIFIZIO/ SENZA VITTORIA IMMOLARONO/ 1940 - 1945/ MORTI DISPERSI//
lato anteriore/ fascia mediana: ALVIGNANO/ CON ORGOGLIO E PASSIONE DI MADRE/ RICORDA ED ESALTA I SUOI FIGLI/ AL CUI NOBILE ARDIMENTO/ NON ARRISE IL TRIPUDIO/ DELL'ULTIMA BATTAGLIA//
lato anteriore/ fascia superiore: GUERRA ITALO-AUSTRIACA/ CAP. MED. TAMBORELLI GIUSEPPE/ CAPORALE DI RIENZO ANTONIO/ SOLDATO ANZIANO ANTONIO/ ‘’ AVERSANO BENIAMINO/ ‘’ BARTOLOMEO PASQUALE/ ‘’ BENCIVENGA FRANCESCO/ ‘’ BRUNO ALESSANDRO/ ‘’ CALABRESE GIOACCHINO/ ‘’ CEDRINO AMERIGO/ ‘’ CICCARELLI ANTONIO/ ‘’ CIVITILLO ALESSANDRO/ ‘’ COPPOLA NICOLA/ ‘’ CORNIELLO LUIGI/ ‘’ D’ALESSIO RAFFAELE/ ‘’ DE MARCO DOM. ANTONIO/ ‘’ DE ROSA LUIGI/ ‘’ DI LELLO ANTONIO/ ‘’ DI LELLO DOMENICO/ ‘’ DI LEONE ANTONIO/ ‘’ DI SORBO ANTONIO/ ‘’ DI SORBO GIOV. BATTISTA/ ‘’ FAZZONE ANDREA/ SOLDATO FAZZONE ANTONIO/ ‘’ FAZZONE RAFFAELE/ ‘’ FLORIO PASQUALINO/ ‘’ GRASSO RESTITUTO/ ‘’ ISABELLA FERDINANDO/ ‘’ MARRA STEFANO/ ‘’ MATACINO GAETANO/ ‘’ MORELLI FERDINANDO/ ‘’ PARILLO DOMENICO/ ‘’ PENDOLINO GIUSEPPE/ ‘’ PENDOLINO PASQUALE/ ‘’ REVEGLIA DOMENICO/ ‘’ REVEGLIA FRANCESCO/ ‘’ RIZZI GIUSEPPE/ ‘’ ROSSI ANTONIO/ ‘’ SANTAGATA ANTONINO/ ‘’ SCIALDONE FERDINANDO/ ‘’ VALENTINO DOM.ANTONIO/ ‘’ VALENTINO GIOVANNI/ ‘’ VECCHIONE SALVATORE/ ‘’ VITELLI ANTONIO/ ‘’ ZAMPOGNA NICOLA//
lato anteriore/ sommità: MCMXV MCMXVIII//
lato posteriore/ fascia superiore: ESSI SEPPERO VINCERE MORENDO/ E SEPPERO MORENDO VENDICARE LA LORO PATRIA…/ … E L’ITALIA REDIMITA ESULTA DI QUESTI MORTI/ PERCHE’ ESSI AFFERMARONO AL MONDO CHE L’ITALIA/ NON MORRA’ GIAMMAI//
lato posteriore/ base: IV NOVEMBRE MCMXXIX/ A. VIII E. F.//
Notizie storico-critiche:
Il rilievo del tondo, nella nitida volumetria d'intonazione eroica e nell'individuazione dei tratti fisiognomici lineari, sembra partecipare di quel clima di "ritorno all'ordine" nella forma che si manifestò a partire dalla seconda metà del primo decennio del XX sec., secondo modalità espressive vicine alla cultura figurativa degli strumenti di propaganda (manifesti, riviste) del Fascismo. Infatti, l’"Aquila romana trionfale", ripresa da un bassorilievo murato nell'atrio della Basilica dei Santissimi Apostoli di Roma e inserita alle spalle del fante, guarda in quella direzione. L'attuale sistemazione, con le lapidi della seconda guerra mondiale e la cancellata in ferro con agli angoli quattro pilastrini in forma di obelisco, appare chiaramente successiva ad un primo nucleo originario costituito dal blocco con il rilievo, le lapidi posteriori e la lapide anteriore di cui si riporta l'iscrizione. Quest'ultima presenta, però, un'intonazione in parte diversa, ponendo l'accento più sull'aspetto luttuoso che su quello eroico dell'esito del conflitto. Tale accentuazione sembra ripresa dalla lapide della seconda Guerra e privilegiata per la sistemazione nel suo complesso. Ciò indurrebbe a considerare l'ipotesi che la sistemazione debba essere di non troppo successiva alla fine del II conflitto e che la discrasia esistente tra le più antiche lapidi possa addursi ad una vicenda amministrativa - promozionale durata qualche tempo, cosa nient'affatto inusuale. Tale vicenda avrebbe trovato un suo punto di svolta in occasione del 4 novembre 1929, data considerata fino agli anni settanta festa nazionale dedicata alla vittoria del 1918, e avrebbe richiesto una "correzione" in senso eroico di una precedente formulazione costituita dalla lapide sul lato anteriore. Ad un primo confronto stilistico sembra di poter avvicinare il rilievo al monumento del comune Gallo Matese, recante l'iscrizione: TT(...)A(...) ROMA, che sembrerebbe suggerire una ricerca in direzione dello scultore perugino Torquato Tamagnini, nato nel 1886, autore di ritratti, medaglie, bronzetti, fontane e monumenti ai caduti, fondatore della Casa d'arte "Corinthia", con sede a Roma, ma attiva e nota in tutta Italia. Si segnala, infine, che il tondo in bronzo è ripreso puntualmente nel monumento ai caduti di Scala (SA).
Codice identificativo:
1500860640
Nome del file:
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