Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a edicola
Luogo:
Lombardia, Casalromano (MN), chiesa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, via IV Novembre, 11
Data:
sec. XX | 1925
Autore:
scultore: Buzzi Carlo Antonio, 1889/ 1976
Committenza:
Casalromano
Materia e tecnica:
marmo; bronzo; pietra; cemento; mattone; vetro
Misure:
cm 450x320x140;
Soggetto:
fiaccola;elmetto con ramoscello di alloro;stella
Descrizione del bene:
Monumento a lapide costituito da base trapezoidale di massi e ciottoli legati con malta, sulla quale poggia un fondale in mattoni. Tale struttura sostiene una lapide di marmo che presenta nella parte superiore una stella a bassorilievo, inserita tra due stemmi simmetrici e sovrastata da un elmo con ramoscello d'alloro. La lapide è inquadrata da due semicolonne e da una trabeazione, la quale supporta al centro una fiaccola modellata in cemento.
Descrizione iconografica:
Oggetti: fiaccola.| Oggetti: elmetto. Attributi: (elmetto) ramoscello di alloro.| Simboli: stella come simbolo dell'Italia.
Trascrizione:
fronte principale, lapide superiore: TRIBUTO DI CIVILE RICONOSCENZA/ RICORDO A SE' ED AI FUTURI/ DI VIRTU' DI SACRIFICI DI AFFETTI AINFRANTI/ CASALROMANO/ NEL MARMO INCIDE IL NOME CHE FU DELLA PATRIA/ LA PIU' GRANDE/ PER EROISMI PER ABNEGAZIONE PER LUTTI/ CM MAINARDI PIETRO/ " TOGNI GUIDO/ CP CALCINA EDOARDO/ SOL. AZZINI GIUSEPPE/ " BENZONI EUSEBIO/ " FEROLDI LUIGI/ " GALIMBERTI ARTURO/ " GAVARINI ENRICO/ [S]OL. GUARIERI AMEDEO/ " PEDRAZZOLI ANDREA/ " PIGOLOTTI GIUSEPPE/ " PINI ATTILIO/ " POLI ANGELO/ " RUBES DOMENICO/ " TOGNI ENRICO/ " TURRINI GIUSEPPE/ ALL. UFF. VOLPI TARCISIO/ 1915-1918
fronte principale, lapide inferiore: SOLD. VOLPINI RENZO/ " BARATTI LUIGI/ " MAGRI ROMOLO/ MARO' GAVARINI TEODORO DIS./ SOLD. GIAZZOLI CURZIO "/ " GIAZZOLI ANEPIGO "/ " BARATTI GIUSEPPE "/ CADUTI 1940-1945
fronte principale, sotto la cornice della lapide inferiore, a destra: A. BUZZI/ ASOLA
fronte pricipale, sul cartglio: IGNOTO/ MILITI
fronte pincipale, lapide sulla base: SVL MONTE GRAPPA/ DOVE PIV' INFVRIO' MICIDIALE LA MISCHIA/ IL 15 GIVGNO 1918/ PER ARRESTARE E DISPERDERE IL NEMICO/ SCESO IN QVUEL PVNTO PIV' AVANZATO/ NEL TENTATIVO DI INVADERE LE BELLE PIANVRE DELLA PATRIA/ QVARANTA CASALROMANESI/ IL 3 MAGGIO 1925/ IN PATRIOTTICO PELLEGRINAGGIO/ TRAVERSO I LVOGHI SACRI DELLA GRANDE GVERRA/ RACCOLSERO E QVI PECARONO/ LE PIETRE/ SVLLE QUALI LA POPOLAZIONE E COMVNE/ VOLLERO/ INNALZATA LA FIACCOLA VOTIVA/ AL MILITE IGNOTO
Notizie storico-critiche:
Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune mantovano di Casalromano venne realizzato successivamente il 3 maggio 1925, come documenta l'iscrizione nella lapide collocata sulla base di ciottoli. In tale data, numerosi cittadini casalromanesi, in pellegrinaggio sul Monte Grappa, raccolsero i massi per la realizzazione del monumento ai loro caduti. Probabilmente il compimento dell'opera è da circoscriversi entro la fine del medesimo anno. Inoltre, nel corso del secondo dopoguerra, l'elenco dei caduti della prima guerra mondiale venne integrato con l'aggiunta di quelli della seconda. Infatti, secondo le ricerche documentarie eseguite da Alberto Bendoni per la tesi "La solidità della memoria. I materiali della storia pubblica dell'Alto mantovano nel Novecento" (vedi bib), tale intervento fu compiuto nel 1952, stando agli atti del comune con delibera del 17 luglio (archivio storico di Casalromano, atti - busta 1952 - cat X - 17/7/1952 - prot. n° 1683). L'autore dell'opera, lo scultore viggese Carlo Antonio Buzzi (1889/ 1976), fu operoso in altri monumenti ai caduti del territorio mantovano, come a Medole (1921), a Cavriana (1923) e a Castelnuovo di Asola. Buzzi, varesotto di nascita, frequentò la Regia Accademia di Belle Arti a Milano e la Scuola Superiore di Arte Applicata all’Industria al Castello Sforzesco di Milano specializzandosi in decorazione, architettura e scultura, con apprezzabili risultati, che gli portarono diversi riconoscimenti. Figlio d’arte, si trasferì con il padre Stefano ad Asola, dove quest’ultimo aprì una bottega di marmista. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 46// Alberto Bendoni, La solidità della memoria. I materiali della storia pubblica dell'Alto mantovano nel Novecento, Università degli studi di Parma Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in lettere moderne, a.a. 2001/2002, tesi conservata presso la biblioteca comunale di Asola.
Codice identificativo:
0303254061
Nome del file:
lapidi/SBSAE_MN_S23/SBSAEMn_Bs_Cr_254061a.jpg
 

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