Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
Definizione del bene:
monumento ai caduti
Luogo:
Piemonte, Balzola (AL), via Roma, 69
Data:
sec. XX | 1924-1949
Ambito culturale:
ambito piemontese
Materia e tecnica:
bronzo/ fusione; marmo bianco/ incisione; marmo bianco/ sagomatura; granito grigio; metallo
Misure:
m 5.30x4.00x4.00;
Descrizione del bene:
Monumento commemorativo quadrangolare composto da un basamento in granito con due gradini per ogni lato, sopra cui è posto un piedistallo in granito. Sopra di questo vi è un blocco in marmo bianco con colonne stilizzate poste negli angoli, e la scritta "BALZOLA AI SUOI CADUTI" composta con lettere bronzee applicate sulla faccia principale. Sopra al blocco un braciere in bronzo poggiante su piedistallo a croce in marmo bianco. Quattro lapidi centinate in marmo sono poste, mediante quattro bullette in bronzo, sulle facce del piedistallo: quella in facciata riporta una scritta commemorativa, quelle sui lati rispettivamente la data 1915 e 1918 in numeri romani, mentre sul retro una frase tratta dal "Bollettino della Vittoria" del generale Diaz.
Trascrizione:
facciata: TUTTO CIÒ CHE FURONO / DIEDERO AD UN'ITALIA PIÙ GRANDE / NON PERISCA - O FIGLI - LA MEMORIA / DEL SUBLIME SACRIFICIO / SE LA PATRIA DEBBA ASSURGERE / ALL'ALTEZZA DEL LORO SOGNO
retro: … I RESTI DI QUELLO CHE FU / UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI / DEL MONDO RISALGONO IN DISOR= / DINE E SENZA SPERANZA LE / VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON / ORGOGLIOSA SICUREZZA
facciata, parte superiore: BALZOLA / AI SUOI/ CADUTI
lapide sinistra piedistallo: MCMXV
lapide destra piedistallo: MCMXVIII
Notizie storico-critiche:
Il basamento con il piedistallo in granito e le lapidi potrebbero provenire dal precedente monumento commemorativo ai caduti della Grande Guerra (composto da un gruppo scultoreo su piedistallo), opera di Guido Capra, smantellato con disposizione ministeriale nel 1942-1943 per l'assoluta necessità di recuperare metalli per la Nazione in guerra, e dunque fuso per realizzare materiale bellico. In una descrizione reperita di tale monumento, sito probabilmente nello stesso luogo, è riportata infatti la stessa frase commemorativa, iscritta su lapide, e composta per l'occasione dal prof. Giuseppe Ottolenghi, docente al Liceo di Casale. A ridosso della fine del secondo conflitto mondiale, e non più tardi del 1950, si sarebbe provveduto a "ricomporre" il monumento sostituendo i bronzi fusi con l'attuale blocco marmoreo dalle colonne stilizzate.
Codice identificativo:
0100372584
Nome del file:
lapidi/SBSAE_PIE_S67/DIG20286.jpg