Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a stele
Luogo:
Veneto, Albaredo d'Adige (VR), piazza della chiesa, via della Chiesa, di fronte al n. 30
Data:
sec. XX | 1921
Autore:
scultore: Dondè Ruggero, 1878/ 1957
Ambito culturale:
ambito veneto
Materia e tecnica:
pietra bianca; marmo rosso di Verona; bronzo; laterizio
Misure:
m 5,3x7,47x2,735;
Soggetto:
Allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica
Descrizione del bene:
Il monumento, a lastra, è realizzato in nembro, appoggia su due gradini ed è strutturato in un corpo centrale con, ai lati, due obelischi lavorati a bugnato, sormontati da luci a fiaccola. Il corpo centrale è ripartito tra una parte superiore e un completamento inferiore. La prima è composta da una lapide rettangolare centrale con la memoria dei Caduti nella I guerra mondiale, che si conclude in basso con una fascia di alloro e quercia, interrotta da due mensoline, e due ali a spiovente che accolgono i nomi dei morti nel II conflitto mondiale e sono definite in basso da analogo motivo, però non decorato; nella parte superiore della lastra centrale, segnata da un fregi con fogliette stilizzate, è inserita una struttura sporgente costituita da un piedistallo con dedica sormontato da un?ara con festoni laterali di alloro e quercia, davanti a cui si appoggia la scultura in bronzo di una Vittoria alata che innalza la fiaccola ardente, assumendo una posa a croce. La parte inferiore centrale del monumento è anch?essa tripartita; nel centro, entro uno specchio modanato, l?epigrafe dedicatoria ai Caduti di tutte le guerre, ai lati due piccole croci incise.
Descrizione iconografica:
ATTRIBUTI: (VITTORIA) FIACCOLA. DECORAZIONI: GHIRLANDE DI ALLORO E DI QUERCIA. PERSONIFICAZIONI: VITTORIA.
Trascrizione:
parte superiore del monumento, ai lati della figura della Vittoria: 1915 1918
sulla tabella al di sotto della scultura bronzea: Ai prodi/ che/ amore lavoro attendevano/ e guerra travolse/ per/ salvezza fraterna.
nella parte inferiore della lastra originaria, ora al centro del monumento: Andreetto Angelo,/ Apostoli Giuseppe,/ Ba Giuseppe,/ Baldin Desiderio,/ Baldin Giovanni,/ Baldin Igino,/ Baldin Luigi,/ Bari Giacomo,/ Bellini Alfonso,/ Bellini Pietro,/ Benetti Marcello,/ Bertinato Adolfo,/ Bertinato Antonio,/ Bertolaso Alessandro,/ Bertolaso Silvio,/ Bissolo Alessandro,/ Boninsegna Arturo,/ Boninsegna Pietro,/ Boscagin Eugenio,/ Bosetto Antonio,/ Bosetto Italo,/ Bresciani Luigi,/ Brigo Emilio,/ Brigo Silvio,/ Broggiato Cirillo,/ Cavalli Andrea,/ Ciocchetta Giuseppe,/ Crestanello Augusto,/ Dall'Alba Angelo,/ Dall'Alba Giuseppe,/ De Grandi Albino,/ De Grandi Giuseppe,/ De Grandi Marino,/ Ba Antonio A. O. I.,/ De Mori Augusto,/ De Mori Lino,/ Donà Luigi,/ Facchin Emilio,/ Facchin Umberto,/ Faccio Guglielmo,/ Fracasso Augusto,/ Franceschini Silvio,/ Franchi Gaetano,/ Gambin Augusto,/ Gambin Casimiro,/ Gambin Giuseppe,/ Garzotto Gaetano,/ Gatto Ernesto,/ Gennari Luigi,/ Gentilini Giuseppe,/ Giusti Davide,/ Guerra Giuseppe,/ Marconcin Giuseppe,/ Mecchi Marino,/ Menegazzi Domenico,/ Meneghini Antenore,/ Meneghini Emilio,/ Meneghini Tiberio,/ Menolli Giuseppe,/ Merzari Alessandro,/ Merzari Ottavio,/ Micheletto Antonio,/ Micheletto Gaetano,/ Micheletto Giovanni,/ Micheletto Sergio,/ Milanese Giulio,/ Milanese Massimo,/ Olivato Mario,/ Modenese Tomaso,/ Mori Albino,/ Mori Pietro,/ Moschin Mario,/ Pasetto Giuseppe,/ Pasin Beniamino,/ Pasqualini Primo,/ Pegoraro Giovanni,/ Peruzzi Luigi,/ Piccinelli Mario,/ Rigon Angelo,/ Romeoli Giulio,/ Rossi Arturo,/ Rugolon Adolfo,/ Ruttilio Carlo,/ Sabbion Angelo,/ Sabbion Antonio,/ Sabbion Guido,/ Sandrini Marino,/ Scarsi Antonio,/ Soave Marino,/ Soave Egidio,/ Soliman Angelo,/ Storaro Silvio,/ Suman Antonio,/ Tasetti Guido,/ Todesco Angelo,/ Turella Angelo,/ Vanti Battista,/ Venturato Mansueto,/ Zambanello Silvio,/ Zanuso Pietro,/ Zuliani Alfonso,/ Merzari Emilio A.O.I..
lapide con l'elenco dei Caduti nella I guerra, angolo superiore destro: R. Dondè/ Verona.
Notizie storico-critiche:
Ne ?L?Arena? del 25 novembre 1919 si informa che il 23 dello stesso mese scrivono da Albaredo dell?inaugurazione della lapide ai Caduti nell?atrio del palazzo municipale, opera di Trevisani (?L?Arena?, 25-11-1919; Trevisan 2005, p. 78). Questo manufatto fu forse in seguito riutilizzato per il monumento ai Caduti, firmato da Ruggero Dondè, cui va verosimilmente riferita solo la scultura della Vittoria, che venne inaugurato il 9 ottobre 1921 (?L?Arena?, 12-10-1921; Baschirotto 1964, pp. 204, 205). Già installato sulla facciata del palazzo della nob. Amelia Venturini, vedova Cerutti (dove lo ritrae la foto scattata in occasione dell?inaugurazione, edita in Baschirotto 1964, p. 195, in cui si vede peraltro che la lapide consisteva solo nella parte centrale del monumento attuale), nel secondo dopoguerra fu trasferito in area più adeguata (Baschirotto 1964, pp. 204, 205); oggi si trova nel parco davanti alla chiesa. È probabilmente originata da un errore nella trascrizione dell?anno l?informazione, fornita da Trevisan, che un bassorilievo in pietra a commemorazione dei Caduti, di anonimo, fu inaugurato il 9 ottobre 1919 (Trevisan 2005, p. 78). Baschirotto 1964 = G. Baschirotto, Albaredo. Pagine di storia civile ed ecclesiastica, Verona 1964. Trevisan 2005 = G. Trevisan, Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Sommacampagna 2005.
Codice identificativo:
0500405692
Nome del file:
lapidi/SBSAE_VR_S118/DSC_0004.jpg