Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti

Le risorse consultabili su 14-18
I materiali messi a disposizione del portale 14-18 provengono dagli archivi di Giuseppe Torres (1872-1935) e di Ferdinando Forlati (1882-1975) e si riferiscono in modi diversi alla conclusione degli eventi bellici a Venezia. Di Torres vengono presentati i disegni del primo progetto per il Tempio Votivo del Lido, un’architettura che ancora oggi costituisce un segno importante nella visione panoramica del Bacino di San Marco. La realizzazione di questa chiesa è il frutto di un voto pronunciato solennemente dal Patriarca Pietro La Fontaine durante la celebrazione delle funzioni dell’Epifania del 1917, per impetrare la protezione della Madonna a favore dell’Italia e di Venezia. L’idea di Torres, legata anche all’auspicata ripresa dello sviluppo del Lido come stazione balneare, è quella di realizzare un edificio a pianta circolare posto su un basamento più ampio che sovrasta la cripta. Chiuso oppure aperto sulla terrazza-basamento, lo spazio della chiesa può essere così flessibile per accogliere i pochi fedeli residenti durante l’inverno e allo stesso tempo, d’estate, la comunità molto più numerosa dei villeggianti. La realizzazione della chiesa sarà tormentata: Torres stesso proporrà negli anni Venti un progetto per molti aspetti modificato e avrà un controllo limitato sul cantiere. L’unica parte completata e consacrata sarà la cripta-ossario per i caduti, mentre della chiesa superiore, mai entrata in funzione, si terminerà solo la parte architettonica.
Assieme ai disegni viene presentato anche il numero di “Arte Cristiana” del 1919 dedicato in gran parte alla presentazione del progetto di Giuseppe Torres e contenente anche un articolo di Gino Fogolari sul rientro a Venezia di opere d’arte restituite dai musei di Vienna.
Provengono invece dall’archivio di Ferdinando Forlati, storico sovrintendente, responsabile dei restauri di moltissime architetture in Italia e, negli anni della prima guerra mondiale, ispettore a Venezia, le fotografie che documentano, nelle settimane immediatamente successive all’armistizio, la liberazione di architetture e monumenti della città dalle opere di difesa realizzate negli anni precedenti. Dal ricollocamento dei cavalli di San Marco e del monumento a Colleoni fino alla liberazione della Scala dei Giganti e dei monumenti funebri dogali ai Frari e a SS. Giovanni e Paolo, le fotografie documentano un momento fondamentale del ritorno alla normalità di una città nella quale per tutti gli anni del conflitto le preoccupazioni per la salvaguardia dello straordinario patrimonio artistico si erano sommate alla paura collettiva derivata dalla consapevolezza del suo essere obiettivo militare e strategico di prima importanza.



Il contesto
L’Archivio Progetti appartiene al Sistema bibliotecario e documentale di ateneo dell’Università Iuav di Venezia. Ha iniziato la propria attività nel 1987 e da allora raccoglie, conserva e rende disponibili alla ricerca fondi archivistici di architetti, ingegneri, urbanisti, designer, artigiani e fotografi. Il patrimonio attuale consiste di circa sessanta archivi, con una copertura cronologica che va dalla seconda metà dell’Ottocento fino a oggi.