Archivio di Stato di Asti
Documentazione dell'Archivio di Stato di Asti
Le risorse consultabili su 14-18
La documentazione che l’Archivio di Stato di Asti mette a disposizione sul portale “14-18 Documenti e immagini sulla Grande Guerra” proviene dal fondo archivistico della famiglia Roero di Cortanze. L’ultimo della dinastia, Giuseppe Adolfo, decise la donazione dell’importante fondo familiare e della ricca biblioteca storica all’Archivio di Stato di Asti. Il suo fondo personale, che ben si può distinguere da quello familiare, conserva i documenti prodotti da una figura che attraversò il Novecento godendo di un punto di osservazione privilegiato. Ufficiale di carriera, combattente decorato nella Prima guerra mondiale, fu, tra l'altro, aiutante di campo di Vittorio Emanuele III e addetto militare presso ambasciate in vari paesi dell'Europa settentrionale fino al 1945. I documenti messi a disposizione sul portale “14-18 Documenti e immagini sulla Grande Guerra” sono costituiti dagli album fotografici relativi alla sua carriera militare e all’esperienza nella Prima guerra mondiale a cui si aggiunge corrispondenza, memorie e studi relativi alla vita militare.
Il fondo archivistico della famiglia Roero di Cortanze è un importante fondo familiare, donato alla Repubblica italiana dall’ultimo esponente della nobile famiglia, Giuseppe Adolfo Roero di Cortanze (1890-1976). La stirpe ha espresso importanti personaggi, a partire da Bonifacio Roero, a tratti leggendario, noto per aver scalato il Rocciamelone, che si eleva per oltre 3.500 metri sopra la città di Susa in Piemonte alla metà del XIV secolo. Ercole Tommaso (1661-1747), che con una carriera straordinariamente ricca di incarichi e riconoscimenti, culminata con la nomina a viceré in Sardegna nel 1727, la nomina a cavaliere dell'Annunziata e la creazione a governatore della Cittadella di Torino nel 1733, rappresenta pienamente il prestigio della famiglia e la sicura fedeltà alla casa Savoia anche oltre alla fine della monarchia italiana. Diodata Saluzzo Roero e Faustina Frichignono Roero sono conosciute per la loro attività letteraria. In particolare la seconda, dama di corte, è ricordata come biografa della regina Maria Teresa di Sardegna. Sono da ricordare anche la figura di Osvaldo Roero di Cortanze, mercante e avventuriero che pubblicò un importante volume di memorie e Percy Roero di Cortanze, padre di Giuseppe Adolfo, che si dedicò alla poesia e alla scrittura in lingua piemontese.
Il contesto
L’Archivio di Stato di Asti conserva la documentazione prodotta dalle amministrazioni periferiche preunitarie e dagli Uffici statali nel territorio della Provincia di Asti. I fondi archivistici, versati periodicamente da uffici come Questura, Prefettura, Tribunale, sono destinati alla conservazione permanente e alla libera fruizione da parte dei cittadini (fatte salve le limitazioni di riservatezza imposte dalla legge). L’Archivio conserva anche gli atti prodotti dai notai anteriormente agli ultimi cento anni, risalendo fino al XVI secolo, nonché documentazione prodotta da enti estinti o soppressi come le opere pie, gli Enti Comunali di Assistenza o il Genio Civile. A titolo di acquisto, donazione, deposito o comodato conserva anche documentazione prodotta da soggetti pubblici non statali o privati - ad esempio comuni e istituti ospedalieri -, alcuni archivi d’impresa e numerosi fondi delle più importanti famiglie del territorio astigiano, come i Roero di Cortanze, i Mazzetti di Frinco o gli Asinari di Bernezzo.
Nell’ambito del progetto “Carte in guerra. La Grande Guerra nelle carte della famiglia Roero di Cortanze”, assegnatario di contributo del Comitato Tecnico-Scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale (Legge 78/2001) – Bando 2019, i funzionari archivisti Elena Di Majo e Davide Bobba hanno coordinato per l’Istituto l’identificazione e la selezione dei documenti, che sono stati acquisiti digitalmente e schedati dalla ditta “Biblion Beni Culturali e Ambientali s.c.” nel 2020.