Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea (BSMC)

Documenti della Grande Guerra, la collezione digitale della Bsmc


Le risorse consultabili su 14-18


La Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea contribuisce al portale “14-18” con una consistente raccolta di periodici, manifesti illustrati e materiali di propaganda.  Online oltre  5.700 record, la collezione digitale della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea rappresenta un’importante raccolta all’interno del portale 14-18 – Documenti e immagini della Grande Guerra. Essa è frutto dell’intenso lavoro di digitalizzazione che la biblioteca sta portando avanti da vari anni per rendere disponibile in rete il suo cospicuo fondo sulla Prima Guerra Mondiale. Una parte di eccezionale interesse, per la quantità e la rarità delle testate possedute, è quella riguardante i periodici italiani e stranieri: in questo ambito è degna di nota la raccolta dei cosiddetti "giornali di trincea", ovvero di pubblicazioni edite dai soldati o per i soldati al fronte, un gruppo che condivideva esperienze e rappresentazioni comuni. Alcuni di questi giornali venivano ideati e redatti all’interno dei singoli reparti, altri, soprattutto dopo Caporetto, su iniziativa del governo. Nella raccolta delle pubblicazioni in lingua italiana sono presenti fogli di propaganda nemica, che venivano lanciati sulle trincee, da aeroplani o tramite piccoli razzi inoffensivi, e addirittura volantini di propaganda austriaca mascherati da giornali italiani. Tra i periodici spicca anche una testata particolare, «Il Piccolissimo», giornale per ragazzi edito dalla sezione propaganda del Comitato laziale dell'Unione Insegnanti Italiani e dalla Biblioteca Giuridica della Regia Università di Roma per spiegare la guerra ai giovani lettori. Il fondo della collezione della Bsmc comprende, inoltre, numerosi manifesti a sostegno della sottoscrizione ai sei prestiti nazionali lanciati tra il 1915 e il 1919, della Croce Rossa e dei comitati di assistenza, della propaganda e della mobilitazione, pubblicati da enti locali e da altre autorità civili e militari (tra gli altri si segnalano le sentenze di condanna ai disertori). A questi si aggiungono calendari, fotografie, cartoline illustrate, di cui molte a soggetto satirico, spartiti musicali e carte geografiche. Molto ricca e varia è anche la collezione di opuscoli nel quale si trovano pubblicazioni satiriche e necrologi.
Nel corso del periodo bellico la produzione di materiali documentari di grande impatto visivo fu straordinaria anche grazie all’apporto creativo di illustratori del calibro di Achille Luciano Mauzan, Marcello Dudovich, Sergio Canevari ed Enrico Lionne, solo per citarne alcuni.


Il contesto


Il fondo sulla Prima Guerra Mondiale comprende complessivamente circa 3.000 testate straniere e italiane, 150 manifesti illustrati, 8.000 bandi e manifesti di propaganda e oltre 2.000 fotografie.
Il nucleo originario di questa raccolta è costituito dalla sezione Risorgimento della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, da questa distaccata nel 1921, cui si aggiunsero materiali di vario genere relativi al primo conflitto mondiale raccolti, nel corso della guerra, da due distinti organismi: il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento e l'Ufficio Storiografico della Mobilitazione. Il primo – istituito nel 1906 e sciolto nel 1935 – ritenne di raccogliere, fin dal 1915, documenti di tutti i tipi sul conflitto (giornali, periodici anche locali e non solo italiani) ed estese fino alla conclusione della guerra la periodizzazione – non puramente cronologica, ma connotata da una forte valenza ideologica – del Risorgimento italiano. L'Ufficio Storiografico, invece, istituito nel 1916 alle dipendenze del Sottosegretariato (poi Ministero) delle armi e munizioni, si dedicò alla raccolta, fin dal novembre dello stesso anno, dei documenti per la storia della mobilitazione intesa come la partecipazione di tutta la nazione allo sforzo bellico. Nel dicembre 1919 anche le collezioni dell'Ufficio Storiografico vennero affidate al Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento. Tutti questi materiali andarono a costituire, nel loro insieme, la "Sezione della guerra 1914-1918" di quella biblioteca della "unificazione nazionale" che più tardi, nel 1937, assunse la denominazione di Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea.

 

 

Dudovich_Biblioteca di storia moderna e contemporanea