Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Definizione del bene:
lapide commemorativa ai caduti
Luogo:
Emilia-Romagna, Budrio (BO), chiesa di Santa Maria Annunziata, via Ghiaradino
Data:
XX | 1919/11/00-1920/06/20
Autore:
progettista: Orsoni Arturo, 1867/ 1929
Committenza:
Parrocchia di Vedrana
Materia e tecnica:
bronzo/ fusione; marmo bianco/ sagomatura; marmo bianco/ pittura; marmo rosso di Verona
Misure:
cm 300x115x15;
Soggetto:
palma del martirio
Descrizione del bene:
L'elegante lapide è collocata in prossimità del transetto sinistro, nel pilastro divisorio tra la cappella del Sacro Cuore (terza di sinistra) e quella di Sant'Antonio da Padova (quarta). Tripartita longitudinalmente, la lapide presenta due rilievi bronzei posti alle estremità, rispettivamente tre stemmi inclusi entro racemi vegetali e una palma del martirio. I menzionati blasoni rappresentano al centro lo scudo crociato di Casa Savoia, mentre ai lati si collocano quelli delle due città redente, Trieste (a sinistra, Alabarda di San Sergio) e Trento (a destra, aquila ad qli spiegate). La targa centrale, con l'elenco dei caduti ordinati per data di decesso, mostra il monogramma di Cristo nella leggera arquatura della centina. La tripartizione è circoscritta da lastre mamoree di rosso di Verona. La raffinatezza dell'impianto strutturale, per alcuni aspetti di matrice Floreale, è impreziosita dalla ricchezza polimaterica dei materiali utilizzati.
Descrizione iconografica:
Simboli: palma come simbolo di martirio.| Simboli: Chrismon: monogramma di Cristo.
Trascrizione:
sulla lapide marmorea, a tutto campo: PERCHE’ SIA PERENNE RICORDO/ DEI MILITI NOSTRI/ CADUTI NEL RECENTE IMMANE CONFLITTO/ PER RENDERE ALLA PATRIA/ I CONTESI CONFINI/ SONO SCULTI SU QUESTO MARMO/ I NOMI LORO GLORIOSI/ COME LI SERBANO IN CUORE/ I FRATELLI SUPERSTITI/ AFFRETTANDO AI PRODI CON MEMORI SUFFRAGI/ IL LAURO DELLA ETERNA VITTORIA/ MCMXX/ PESCI ALFONSO 30-VII-1915/ FIORENTINI FEDERICO 9-VIII-1915/ GOTTARDI AMERIGO 27-VIII-1915/ PIAZZA GIUSEPPE 22-IX-1915/ BERTUZZI GIACOMO 25-X-1915/ MARCHESINI MARCELLO 7-IX-1915/ TAMBURINI AGOSTINO 19-IX-1915/ TACCONI DAVIDE 25-XI-1915/ MONTANARI RAFFAELE 29-XI-1915/ TREGGIA VALENTINA 14-XII-1915/ FABBRI ENRICO 22-V-1916/ VANNINI RAFFAELE 29-VI-1916/ TOMESANI VINCENZO 29-VI-1916/ BENTIVOGLI MEDARDO 5-IX-1916/ PIAZZI MEDARDO 10-X-1916/ MAGAGNOLI GAETANO 23-II-1917/ ZECCHINI GIUSEPPE 3-IV-1917/ TESTI RICCARDO 23-V-1917/ BELOTTI UGO 23-VIII-1917/ BARAVELLI GUERINO 2-IX-1917/ BENCIVENNI PETRONIO 13-IX-1917/ SASSATELLI PAOLO 13-V-1918/ BALDI BRUNO 11-III-1918/ RAGGI LUIGI III-1918/ NEGRONI ADOLFO 23-IV-1918/ MIOLI ENRICO 30-VII-1918/ BIAVATI ALFREDO VIII-1918/ CERVELLATI GILBERTO 23-VIII-1918/ GOZZI GAETANO 18-X-1918/ MONTANARI ENRICO 26-X-1918/ BENTIVOGLI ADOLFO 1918/ TUGNOLI ENRICO 25-V-1919/ GALVANI ENEA X-1917
Notizie storico-critiche:
La prima notizia rintracciabile sulla lapide ai caduti della Grande Guerra conservata nella pieve di Vedrana, località del comune bolognese di Budrio, è riportata nel relativo bollettino parrocchiale del novembre 1919 (BP, a. II, n° 11); fu lo stesso l'arciprete ad annunciare: "è già stata ordinata la lapide in marmo che verrà poi collocata a fianco dell'altare del Sacro Cuore. Il prof. Arturo Orsoni ne ha ideato il disegno ed ha fatto un progetto approssimativo della spesa; verrà a costare circa lire duemila". A quell'epoca era dunque già stato predisposto dallo scultore Orsoni, nativo di Vedrana, il progetto dell'opera, poi esposto in chiesa, secondo quanto riferito nel Bollettino del mese seguente (BP, a. II, n° 12, dicembre '19). Nel marzo dell'anno successivo l'arciprete annunciò questa volta il completamento della lapide marmorea con i 33 caduti elencati, mentre ancora si attendeva la realizzazione delle parti bronzee, affidate ad un artigiano pistoiese, non più precisamente identificato (BP, a. III, n° 3). Domenica 20 giugno 1920 venne inaugurata l'opera dopo la messa festiva del mattino. Nel bollettino parrocchiale del luglio sono elencate le singole voci di spesa per la realizzazzione del ricordo ai caduti, tra le quali sono menzionati: la ditta Ercole Raimondi per l'esecuzione del marmo e il capo-mastro Riccardo Parenti (nell'elenco non è citato il nome di Orsoni e del bronzista, BP, a. III, n° 7). E' da segnalare che rispetto alla spesa preventivata da Orsoni di 2000 lire, il conto finale giunse a 2528,90 lire, di cui 1418,90 ancora da saldare nel luglio del 1920 (le notizie riportate si devono alla gentile colloborazione dello studioso locale Vincenzo Favaro).
Codice identificativo:
0800642016
Nome del file:
lapidi/S261_S08_S28_S36/IMG_2680.jpg
 

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