Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a lapide
Luogo:
Emilia-Romagna, Bologna (BO), ex noviziato di Sant'Ignazio, Accademia di Belle Arti di Bologna, Via Belle Arti, 54
Data:
sec. XX | 1921-1929/05/24
Autore:
scultore: Gatti Lina, notizie 1921-1929
Committenza:
Accademia di Belle Arti
Materia e tecnica:
cotto; marmo d'Istria
Soggetto:
Dolore
Descrizione del bene:
Lapide di forma rettangolare con rilievo in cotto patinato. Ai lati della figura centrale, sono poste due tavole in marmo d’Istria che ricordano i nomi dei caduti.
Descrizione iconografica:
Personificazioni: Dolore. Figure: donna. Simboli: rami d'ulivo.
Trascrizione:
tavola a sinistra: LUCCI-CHIARISSI G.B. TEN(ENENTE) AV(IATORE)/ OPPI MARIO TEN(ENTE) AV(IATORE)/ ACQUADERNI CARLO S(OTTO)T(ENENTE) AR(TIGLIERIA)/ GIUGGIOLONI CESARE S(OTTO)T(ENENTE) BER(SAGLIERE)
tavola a destra: GENNARI ANTONIO S(OTTO)T(ENENTE) FANT(ERIA)/ FURIOLI GIACOMO C(APORALE) M(AGGIORE) FANT(ERIA)/ POGGI GIUSEPPE SOL(DATO) GRAN(ATIERE)/ QUIRI BRUNO SOL(DATO) FANT(ERIA)
in basso, al centro: MCMXV// LA/ R(EGIA) ACCADEMIA/ DI BELLE ARTI/ AI SUOI CADUTI/ MCMXXIX// MCMXVIII
Notizie storico-critiche:
La lapide è collocata all’interno dell’Accademia, sopra la balaustra che sovrasta l’ingresso principale dell’Aula Magna. L’opera fu realizzata in seguito a un concorso interno che coinvolse gli studenti della Regia Accademia di Belle Arti. A vincere fu la scultrice Lina Gatti, all’epoca studentessa dell’ultimo anno, che ultimò l'impresa nel 1921, ma eventi avversi ne posticiparono l’inaugurazione al 24 maggio 1929. La scultura è in cotto patinato. Su uno sfondo decorato da tralci di ulivo intrecciati, simbolo di pace, emerge al centro una figura femminile in forte aggetto, in atteggiamento meditativo. Porta la mano destra al capo e poggia la sinistra su una delle tavole in marmo d’Istria ai suoi fianchi che ricordano i nomi dei caduti. L’insieme è sorretto da basamenti colorati di rosso con la dedica all’Accademia e gli anni della guerra. La stessa artista ideò un altro modello plastico in ricordo dei Caduti in Guerra e sul Lavoro del personale del Pirotecnico di Bologna. Bibliografia: "La scultrice Lina Gatti", in «Il Comune di Bologna», Rivista mensile del Comune di Bologna 1924-1939, Giugno 1929, pp. 77-79; A. Panzetta, "Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento", Torino 2003, vol. I, p. 427. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/46/500
Codice identificativo:
0800577499
Nome del file:
lapidi/SBSAE_BO_S08/SBSAEBO257682.jpg
 

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