Monumenti e lapidi

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Ente competente:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Definizione del bene:
monumento ai caduti, a cippo
Luogo:
Friuli-Venezia Giulia, Aquileia (UD), Basilica di Santa Maria Assunta, Cimitero dei caduti, Via Antica
Data:
XX | 1916-1931
Ambito culturale:
manifattura italiana
Materia e tecnica:
marmo bianco di Carrara; pietra calcarea d'Aurisina; metallo/ stampaggio
Misure:
cm 133x48x19;
Descrizione del bene:
Il monumento dedicato al tenente colonnello Paride Razzini è collocato nell'area sud del cimitero, a ridosso della siepe di lauro. Si compone di due essenziali elementi: su base rettangolare si innesta una lastra terminante a tutto sesto, dove sul lato frontale si dispone, al centro, l'iscrizione commemorativa accompagnata da una coppia di stelle a cinque punte, simbolo dell'Italia. Al di sotto è applicata una decorazione a festone raccolto da due borchie metalliche, mentre nel sottarco è incisa, entro un tondo, la Croce di Aquileia.
Trascrizione:
cippo/ lato frontale / parte superiore: TEN. COL. BERS. PARIDE RAZZINI/ COM.TE DEL 3° CICLISTI/ FERITO MORTALMENTE A Q. 144 DEL CARSO/ MORI' A PIERIS IL 21.9.1916/ LUMINOSO ESEMPIO DI VIRTU' MILITARE/ DECORATO DI DUE MEDAGLIE D'ARGENTO/ DI DUE CROCI AL VALOR MILITARE/ PROMOSSO TEN. COL. PER MERITO DI GUERRA
Notizie storico-critiche:
Paride Razzini tenente colonnello, decorato di due medaglie d'argento al Valor Militare, nato a Pavia il 16 marzo 1869, comandante del 3° battaglione bersaglieri ciclisti, morì il 21 settembre 1916 per le ferite riportate in combattimento a quota 144, presso Doberdò, dove un cippo collocato nel 1966 ricorda la battaglia del 16 settembre 1916, la VII Battaglia dell'Isonzo. Di seguito le motivazioni: "Comandante del battaglione bersaglieri ciclisti, tenne con esso arditamente fronte al nemico durante un ripiegamento, lanciandolo poi ad un audace assalto alla baionetta, per il quale, ricacciato il nemico, fu possibile alle truppe ritiratesi di tornare al fuoco e mantenere le posizioni. – Vermegliano, 21 luglio 1915"; "Dopo avere con intelligenza ed entusiasmo, predisposto l’attacco, guidava due battaglioni bersaglieri ciclisti alla conquista di una forte ed importante trincea nemica; ritto fra i suoi soldati, sotto furioso fuoco delle fanterie ed artiglierie nemiche, dirigeva l’opera delle prime pattuglie intente all’apertura dei varchi nei reticolati, finché, gravemente colpito da granata, cadeva, incitando ancora i suoi che, contro ogni ostacolo, degni delle loro tradizioni e del loro capo, seppero prendere e tenere la posizione di q. 144 del Carso. – Altipiano Carsico, 16 settembre 1916". Sitografia: www.albodorolombardia.it.; www.cadutigrandeguerra.it; http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org.
Codice identificativo:
0600172966
Nome del file:
lapidi/SBSAE_FVG_S163_S239/S239_56534.jpg
 

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